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Storia dell'Arte - Il Gotico!!!
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Storia dell'Arte - Il Gotico!!!
L'arte gotica si manifesta verso al metà del XII secolo e continua fino al XIV e nasce nell'Il-de-France per poi svilupparsi nel resto d'Europa, fino ad arrivare in Italia. Il trecento in Italia è uno dei periodi più stimolanti per lo sviluppo artistico. Grossi fermenti politici e culturali percorrono la penisola , é infatti in questo periodo che nascono le organizzazioni delle arti e dei mestieri, la borghesia comincia a farsi strada come classe sociale attiva, sorgono i primi comuni liberi che si avviano a diventare signorie.
Il termine gotico venne applicato all'arte di questo periodo per designare le manifestazioni artistiche avvenute dopo la fine dell'arte antica e aveva il significato di barbarico. Questa accezione negativa durò fino alla fine del XVIII secolo..
L'architettura gotica:
L'architettura italiana risente in modo marginale delle forme del gotico transalpino, infatti per tutto il duecento in molte zone della penisola permangono le forme tradizionali dell'architettura romanica. I monaci cistercensi furono i primi ad introdurre in Italia le forme del gotico francese, soprattutto sovrapponendo alle forme tradizionale dell'architettura romanica elementi tipici di quella gotica come gli archi acuti e le volte a ogiva. Nelle costruzioni italiane lo slancio verticale delle architetture d'oltralpe viene in qualche modo frenato, dalla robustezza delle strutture, abolendo guglie, pinnacoli e archi rampanti, adottando in generale un gusto più sobrio.
Chiesa di San Francesco d'Assisi:
Il primo esempio di introduzione delle forme gotiche in Italia è la Chiesa Superiore di San Francesco d'Assisi la costruzione della quale iniziò intorno al 1228, mentre la consacrazione avvenne nel 1253. La basilica di Assisi è costituita da due chiese sovrapposte, quella inferiore conserva i caratteri tipici dell'architettura romanica (spessore delle mura, pilastri molto robusti, volte costolonate basse), la basilica superiore, invece, con il suo slancio verso l'alto, la sua grande luminosità, è molto più vicina alle forme del gotico francese. Nell'interno alle immense vetrate dipinte, tipiche delle cattedrali francesi, si preferisce decorare le pareti con i famosi cicli pittorici che la videro protagonista Giotto.
Chiesa di Santa Maria Novella:
La chiesa di Santa Maria Novella a Firenze fu ricostruita a partire dal 1278, si adottano in essa archi ogivali e slanciate membrature che si raccolgono in pilastri polistili che gli conferiscono caratteristiche prettamente gotiche, mentre la facciata decorata con tarsie di marmi policromi si legano ancora allo stile romanico.
Edilizia Pubblica:
In questo periodo si ha una forte rinascita dell'architettura civile, le città allargano o fortificano le proprie cinte murarie e si dotano di numerose torri merlate. Nell'Italia settentrionale si sviluppa il tipo del broletto, palazzo comunale in cotto con grandi aule destinate alle assemblee; esemplare sono il broletto di Como, il broletto di Milano, il broletto di Lodi.
Nell'Italia centrale invece si ha una maggiore varietà di palazzi pubblici, per esempio il Palazzo del Popolo di Orvieto che è un'elaborazione del tipo del broletto. Palazzo Tolomei a Siena costituisce il tipico esempio di architettura pubblica al centro Italia: struttura quadrangolare, due ordini di bifore archiacute, un portale centrale fiancheggiato da due portali minori.
Caso a parte rappresenta il Palazzo papale di Viterbo nel quale si fondono architettura pubblica e architettura di difesa; salendo il grande scalone si accende ad una sala illuminata da bifore, di fianco si trova la loggia una volta circondata su tutti e quattro i lati dagli archi intrecciati posti su colonnine. Nell'Italia meridionale l'edilizia pubblica è sostituita da quella militare.
La pittura gotica:
La pittura gotica, come la scultura e l'architettura, assunse caratteri diversi a seconda della regione in cui si sviluppò. Al di fuori dell'Italia la pittura rivestì un ruolo di secondaria importanza rispetto all'architettura e alla scultura: scomparvero quasi del tutto i cicli ad affresco tipicamente romanici, mentre trionfò la pittura sulle vetrate all'interno delle grandi cattedrali.
In Italia invece si continua a preferire sempre la pittura ad affresco, i mosaici e le tavole dipinte. Le correnti d'oltralpe si sovrapposero al gusto bizantino che persisteva in Italia dando origine a tre diverse correnti pittoriche: la scuola senese con Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti, la scuola fiorentina culminante con Giotto e la scuola romana il cui massimo esponente fu Pietro Cavallini.
Indubbiamente la pittura di Giotto influenzò tutti i pittori del tempo elaborando un linguaggio pittorico riccamente umano e naturalistico emblematici sono gli affreschi della basilica di S. Francesco ad Assisi e quelli da lui realizzati nella cappella degli Scrovegni a Padova.
La scultura gotica:
Nella metà del XIII secolo si fanno sentire in Italia gli influssi dell'arte gotica transalpina. Molti scultori impressionati dalle sculture importate, vennero sollecitati ad abbandonare la tradizione romanica. Nell'area padana compaiono opere ispirate al gotico transalpino, come i rilievi del frontone del protiro del Duomo di Ferrara.
Nell'Italia meridionale le forme gotiche si diffondono alla fine del XIII secolo favorite dalla dinastia Angioina. Nicola Pisano, artista pugliese, opera in Toscana un grande cambiamento nella scultura italiana, seguito dai suoi seguaci tra i quali il figlio Giovanni e Arnolfo di Cambio.
A partire dalla fine del duecento le opere in scultura, sono strettamente connesse alla pittura e soprattutto all'architettura, si pensi ai tabernacoli realizzati da Arnolfo di Cambio a Roma o al campanile iniziato da Giotto a Firenze. Questo avviene anche in opere di oreficeria e negli avori, si pensi al reliquiario del Corporale del duomo di Orvieto realizzato da Ugolino di Vieri.
Il termine gotico venne applicato all'arte di questo periodo per designare le manifestazioni artistiche avvenute dopo la fine dell'arte antica e aveva il significato di barbarico. Questa accezione negativa durò fino alla fine del XVIII secolo..
L'architettura gotica:
L'architettura italiana risente in modo marginale delle forme del gotico transalpino, infatti per tutto il duecento in molte zone della penisola permangono le forme tradizionali dell'architettura romanica. I monaci cistercensi furono i primi ad introdurre in Italia le forme del gotico francese, soprattutto sovrapponendo alle forme tradizionale dell'architettura romanica elementi tipici di quella gotica come gli archi acuti e le volte a ogiva. Nelle costruzioni italiane lo slancio verticale delle architetture d'oltralpe viene in qualche modo frenato, dalla robustezza delle strutture, abolendo guglie, pinnacoli e archi rampanti, adottando in generale un gusto più sobrio.
Chiesa di San Francesco d'Assisi:
Il primo esempio di introduzione delle forme gotiche in Italia è la Chiesa Superiore di San Francesco d'Assisi la costruzione della quale iniziò intorno al 1228, mentre la consacrazione avvenne nel 1253. La basilica di Assisi è costituita da due chiese sovrapposte, quella inferiore conserva i caratteri tipici dell'architettura romanica (spessore delle mura, pilastri molto robusti, volte costolonate basse), la basilica superiore, invece, con il suo slancio verso l'alto, la sua grande luminosità, è molto più vicina alle forme del gotico francese. Nell'interno alle immense vetrate dipinte, tipiche delle cattedrali francesi, si preferisce decorare le pareti con i famosi cicli pittorici che la videro protagonista Giotto.
Chiesa di Santa Maria Novella:
La chiesa di Santa Maria Novella a Firenze fu ricostruita a partire dal 1278, si adottano in essa archi ogivali e slanciate membrature che si raccolgono in pilastri polistili che gli conferiscono caratteristiche prettamente gotiche, mentre la facciata decorata con tarsie di marmi policromi si legano ancora allo stile romanico.
Edilizia Pubblica:
In questo periodo si ha una forte rinascita dell'architettura civile, le città allargano o fortificano le proprie cinte murarie e si dotano di numerose torri merlate. Nell'Italia settentrionale si sviluppa il tipo del broletto, palazzo comunale in cotto con grandi aule destinate alle assemblee; esemplare sono il broletto di Como, il broletto di Milano, il broletto di Lodi.
Nell'Italia centrale invece si ha una maggiore varietà di palazzi pubblici, per esempio il Palazzo del Popolo di Orvieto che è un'elaborazione del tipo del broletto. Palazzo Tolomei a Siena costituisce il tipico esempio di architettura pubblica al centro Italia: struttura quadrangolare, due ordini di bifore archiacute, un portale centrale fiancheggiato da due portali minori.
Caso a parte rappresenta il Palazzo papale di Viterbo nel quale si fondono architettura pubblica e architettura di difesa; salendo il grande scalone si accende ad una sala illuminata da bifore, di fianco si trova la loggia una volta circondata su tutti e quattro i lati dagli archi intrecciati posti su colonnine. Nell'Italia meridionale l'edilizia pubblica è sostituita da quella militare.
La pittura gotica:
La pittura gotica, come la scultura e l'architettura, assunse caratteri diversi a seconda della regione in cui si sviluppò. Al di fuori dell'Italia la pittura rivestì un ruolo di secondaria importanza rispetto all'architettura e alla scultura: scomparvero quasi del tutto i cicli ad affresco tipicamente romanici, mentre trionfò la pittura sulle vetrate all'interno delle grandi cattedrali.
In Italia invece si continua a preferire sempre la pittura ad affresco, i mosaici e le tavole dipinte. Le correnti d'oltralpe si sovrapposero al gusto bizantino che persisteva in Italia dando origine a tre diverse correnti pittoriche: la scuola senese con Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti, la scuola fiorentina culminante con Giotto e la scuola romana il cui massimo esponente fu Pietro Cavallini.
Indubbiamente la pittura di Giotto influenzò tutti i pittori del tempo elaborando un linguaggio pittorico riccamente umano e naturalistico emblematici sono gli affreschi della basilica di S. Francesco ad Assisi e quelli da lui realizzati nella cappella degli Scrovegni a Padova.
La scultura gotica:
Nella metà del XIII secolo si fanno sentire in Italia gli influssi dell'arte gotica transalpina. Molti scultori impressionati dalle sculture importate, vennero sollecitati ad abbandonare la tradizione romanica. Nell'area padana compaiono opere ispirate al gotico transalpino, come i rilievi del frontone del protiro del Duomo di Ferrara.
Nell'Italia meridionale le forme gotiche si diffondono alla fine del XIII secolo favorite dalla dinastia Angioina. Nicola Pisano, artista pugliese, opera in Toscana un grande cambiamento nella scultura italiana, seguito dai suoi seguaci tra i quali il figlio Giovanni e Arnolfo di Cambio.
A partire dalla fine del duecento le opere in scultura, sono strettamente connesse alla pittura e soprattutto all'architettura, si pensi ai tabernacoli realizzati da Arnolfo di Cambio a Roma o al campanile iniziato da Giotto a Firenze. Questo avviene anche in opere di oreficeria e negli avori, si pensi al reliquiario del Corporale del duomo di Orvieto realizzato da Ugolino di Vieri.
Daniele- Numero di messaggi : 56
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Data d'iscrizione : 12.10.08
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